Brano: [...]letti i fascisti e tutti gli abitanti del paese: era esplosa la bomba calata nella canna fumaria, ma il. grande spessore dei muri ne aveva contenuto la forza, sicché aveva fatto più frastuono che danno. Sorpresi nel sonno in quel rifugio che ritenevano inespugnabile, i fascisti corsero in mutande nei bunker e, dalle feritoie, cominciarono a sparare all’impazzata.

Con il sopraggiungere dell’alba, non riuscendo a collegarsi in altro modo con il Comando di Novara, gli assediati fecero partire alcuni piccioni viaggiatori con messaggi invocanti aiuto.

Più tardi si seppe che il loro messaggio diceva: « Attaccati da numerose bande di banditi della montagna, occorrono urgenti rinforzi ».

Speranzosi di ricevere al più presto i rinforzi, i fascisti chiusi nei bunker cominciarono a intonare gli inni del regime. I partigiani risposero con le loro canzoni. Col passare delle ore la situazione divenne sempre più tesa, ma nonostante che i guastatori continuassero a calare nella canna fumaria nuove cariche di esplosivo e bombe a mano, non fu possibile abbatte[...]